Questa estate ho avuto un po’ di tempo per “mettere in fila” quello che con i colleghi di Commissione abbiamo ottenuto sin dall’inizio del nostro percorso.

Nella mia prima legislatura, pur nella difficoltà data dal ruolo di opposizione, ci sono tre risultati che meritano di essere citati:

Nell’attuale legislatura, nonostante le diverse altalene derivanti dal cambio di ben tre Governi in un triennio, siamo riusciti a mettere a segno diversi colpi che il settore agricolo ed agroalimentare attendeva da anni, e che sono diventati realtà, grazie alle numerose proposte emendative presentate a partire dal cosiddetto decreto “Emergenze agricole” (decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27), poi nelle diverse leggi di Bilancio, ed infine nei numerosi decreti emanati per far fronte alla crisi economica causata dalla pandemia Covid-19 (“Cura Italia”, “Liquidità”, “Rilancio”, “Semplificazione”, “Agosto”). Ecco le più significative:

  • l’introduzione del sistema di tracciabilità e monitoraggio della produzione di latte vaccino, ovino e caprino e dell’acquisto di latte e prodotti lattiero-caseari importati dagli Stati dell’Unione europea e da Paesi terzi – per la filiera bufalina tale sistema esiste già;
  • per il contrasto al fenomeno della “Xylella fastidiosa” e rilancio del comparto olivicolo-oleario, oltre a norme specifiche uniche al mondo, anche uno stanziamento di circa 300 milioni;
  • riduzione delle accise per i birrifici artigianali del 40% sommata all’ulteriore riduzione a 2,99 euro dell’accisa per ettolitro e per grado-Plato;
  • stanziamenti importanti di risorse per il comparto della pesca, nel quale, per la prima volta, è stato inserito anche uno specifico riferimento alla pesca delle acque interne;
  • istituzione di un sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del SQNPI che attraverso un logo distintivo, i vini italiani potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali;
  • introduzione del Sistema di qualità nazionale per il benessere animale con l’obiettivo di rafforzare la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle produzioni zootecniche attraverso una riqualificazione delle tecniche di allevamento e una specifica comunicazione al consumatore;
  • sempre con l’articolo 224-ter del decreto Rilancio (legge 18 luglio 2020) la “certificazione di sostenibilità” anche ad altre filiere produttive come ortofrutta e altre.
  • pegno rotativo sui prodotti agricoli e alimentari DOP e IGP, inclusi i prodotti vitivinicoli e gli spiriti, con lo scopo dichiarato di fornire un sostegno alle imprese;
  • monitoraggio per cereali e farine, che permetterà di tracciare lo spostamento di tutte le categorie di cereali in Italia, in tutti i diversi passaggi, sia che si tratti di prodotti nazionali sia che si tratti di prodotti importati;
  • estensione alle imprese agricole della possibilità di avvalersi in maniera diretta degli interventi del Fondo di Garanzia per le Pmi, così da far avere un rapido e consistente afflusso di liquidità alle imprese del settore primario;
  • con la legge di bilancio 2021 del Governo Draghi, all’art. 74 è stata inserita dopo innumerevoli fatiche la CISOA per i lavoratori della la pesca marittima, lagunare e delle acque interne;
  • in ultimo, ma non meno importante, abbiamo permesso al settore della produzione di biogas agricolo di crescere e svilupparsi partendo dal mantenimento degli incentivi per i piccoli impianti, all’aggiornamento dei sottoprodotti da utilizzare, alla norma “sblocca motori”, al “digestato equiparato” fino ad ottenere nel PNRR lo sviluppo del bio-metano.

Ho anche l’onore di avere due leggi a mia prima firma: