Sulle nostre tavole, a Natale, portiamo prodotti locali, freschi e stagionali. Mangeremo sano, sosterremo la nostra agricoltura e preserveremo l’ambiente, soffocato in questi giorni di festa dalle polveri sottili”.

Mi rivolgo direttamente alle famiglie italiane, in particolare a quelle umbre, esortando ad una riflessione sull’impatto ambientale dell’alimentazione. Si stima, infatti, che in Italia nel 2013 circa il 7% delle emissioni di gas serra sia stato provocato dall’agricoltura, cioè dalle pratiche agricole di coltivazione e dagli allevamenti. Valore contenuto se confrontato con le emissioni di gas serra rilevate per settore di attività che vedono al primo posto le industrie energetiche (26,2%), seguite dai trasporti (24%) e dalle attività residenziali e di servizio (17,5%). In Italia, la riduzione delle emissioni di gas serra prodotte dalle attività agro zootecniche, tra il 1990 e il 2013, è stata del 14,9%. L’incidenza delle emissioni dell’agricoltura sulle emissioni totali è variata, nel periodo 1990-2013, fra il 7,2% e il 5,8%, valore sensibilmente inferiore rispetto al 10,5% dell’Unione europea.

Questi dati dimostrano che molto è stato fatto nelle attività agro zootecniche e che ci sono ancora margini di miglioramento. Una attività agricola sostenibile e corretti stili alimentari possono, infatti, dare un contributo notevole alla riduzione delle emissioni di gas serra, a cui si legano mutamenti del clima caratterizzati da eventi meteorologici estremi e pericolosi. Adottare tecniche di coltivazione e di allevamento sempre più attente alla sostenibilità ambientale e limitare gli sprechi alimentari è dunque una priorità, che deve essere sostenuta da scelte politiche conseguenti.

Muovono in questa direzione le proposte portate avanti nel corso del 2015 dal deputato penta stellato, unico parlamentare umbro in commissione Agricoltura alla Camera, a cominciare dal piano proteico nella filiera foraggiero-zootecnica, riforma di Agea, revisione della Pac, fino alla promozione della filiera corta. “Recuperiamo  lo spirito natalizio e riduciamo al minimo gli scarti sulle nostre tavole imbandite a Natale”.