Il M5S è pronto al confronto con il governo sulla revisione di medio termine della Politica agricola comune, prevista per il prossimo anno. Abbiamo proposte concrete per superare alcune criticità e semplificare ulteriormente le procedure a vantaggio dei nostri agricoltori.

Voglio lanciare la sfida al ministro delle Politiche agricole per sapere quale sia l’orientamento del governo in vista della revisione della Pac nel 2017 ed “avviare un processo che porti a soluzioni costruttive”, perchè al momento non abbiamo sentito nulla.

Dopo tutto quello che è successo in questi anni in agricoltura, non intendo perdere tempo ed invito il governo a riflettere su una serie di proposte. Riteniamo, in primo luogo, che vadano aumentate di due punti percentuali le risorse destinate all’aiuto accoppiato, pari attualmente all’11% del plafond complessivo, recuperandole dal pagamento base. Si otterrebbero così più risorse a favore della filiera zootecnica italiana. In questa ottica si possono prevedere misure per tutte le filiere impegnate nel miglioramento delle condizioni di benessere animale, per le produzioni che somministrano una alimentazione Ogm free e per il settore ovi-caprino fondamentale per la tutela del patrimonio montano.

Un contributo specifico potrebbe essere erogato anche all’agricoltura di montagna, attività strategica nella lotta al dissesto idrogeologico con un valore complessivo che si attesta intorno ai 30 miliardi di euro, che coinvolge più di 2,5 milioni di aziende agricole, di cui 280 mila italiane”.

Tra le altre proposte da noi avanzate ci sono inoltre misure per facilitare le aggregazione tra imprese attraverso organizzazioni professionali ed organizzazioni interprofessionali. “Sarebbe opportuno che il pagamento base, oltre alle condizionalità ambientali, fosse assegnato in relazione alla capacità delle aziende di svolgere attività di produzione di beni e servizi agricoli in una logica integrata”.