Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio. In generale sforare il 3% del deficit si può: uno Stato della Ue può decidere di non rispettare i vincoli economici europei che ha liberamente sottoscritto. E non c’è verso che la Commissione europea, né nessuna altra istituzione comunitaria, possa impedirglielo: Bruxelles potrà al massimo aprire procedure d’infrazione, comminare sanzioni, negare l’accesso ad alcuni vantaggi riservati ai paesi virtuosi. Tecnicamente se si vuole espressamente escludere taluni investimenti dal 3% occorre passare per la modifica del TFUE (unanimità Stati UE ed almeno 24 mesi); anche in assenza di modifiche del TFUE, un paese “realmente” credibile (tipo Germania di Schroeder) a fronte di un chiaro e fattibile programma di investimenti e di effettive misure strutturali (e con un Governo diverso) potrebbe ottenere una deroga dalla Commissione europea. Può succedere però che il superamento del 3% espone, oltre alla procedura di infrazione ed alle sanzioni finanziarie, alla reazione negative dei mercati.