Al termine di quest’anno, è giusto far sapere ai miei “datori di lavoro” l’attività svolta nel 2016 in Parlamento. Secondo Openpolis il mio indice di produttività è 264,5 e mi classifico al 116° posto su 630 deputati. In qualità di parlamentare, ad oggi, ho depositato (clicca su ATTIVITA’ PARLAMENTARE su questo blog)   10 proposte di legge, 8 mozioni, 3 interpellanze, 9 question time, 212 interrogazioni e 17 risoluzioni in commissione. Chiaro è che sono i risultati che contano. Questo è più difficile per un deputato dell’opposizione ma, senza problemi, posso dire di ritenermi soddisfatto.

Sapete che sono membro della Commissione Agricoltura e della Commissione d’inchiesta per la lotta alla contraffazione e molti temi sulla tutela delle produzioni italiane si affrontano in entrambe le sedi. Per raccontarvi il mio lavoro vorrei partire proprio da questi temi.

Fin dall’inizio dell’attività parlamentare, ho portato avanti insieme ai colleghi una battaglia sia per avere un chiara e trasparente etichettatura per i prodotti alimentari che l’indicazione obbligatoria del “made in” anche per il commercio intra-comunitario. In materia di etichettatura, materia di competenza dell’Unione europea, ho depositato oltre ad una proposta di legge sull’indicazione dell’origine, la mia prima proposta di legge, anche una indagine conoscitiva sul fenomeno della contraffazione del settore agroalimentare ed una mozione per impegnare anche il Governo italiano a “combattere” il fenomeno della contraffazione nelle sedi di Bruxelles. Oggi finalmente abbiamo l’indicazione d’origine sui prodotti lattiero-caseari e speriamo domani anche sul grano per la pasta sul quale abbiamo impegnato il Governo con un ordine del giorno.

Sempre in materia di tutela delle produzioni italiane è a mia prima firma la mozione contro il TTIP e contro la volontà dell’Inghilterra di imporre “l’etichettatura a semaforo” che avrebbe penalizzato i nostri prodotti. Ho pure depositato proposte per introdurre norme penali più severe per le frodi nel campo dell’agroalimentare e per avere una indicazione della data di imbottigliamento e della campagna olearia sugli oli extravergini. Quest’ultima proposta è stata in parte accolta. Sempre sul tema olio sono anche intervenuto sulle disposizioni sanzionatorie in tema di commercializzazione.

Porta la mia prima firma la PDL sulla valorizzazione dei prodotti a filiera corta che in parte è stata recepita sulla PDL a tutela dei “piccoli borghi”. Nel settore ittico sono riuscito a far approvare un emendamento per destinare risorse allo studio di reti biodegradabili. Sul tema delle semplificazioni in agricoltura purtroppo la cancellazione dello “spesometro” per i piccoli agricoltori è passata solo in parte. Sono stati invece approvati alcuni emendamenti per il supporto tecnico alle imprese nel “collegato” e in materia di ricerca nel settore così come un fondo per il sostegno al settore del latte con il fine di aiutare gli indigenti nel “dl 51”. Anche per quanto riguarda la semplificazione del settore del vino sono intervenuto sia per dare più trasparenza alla filiera che per favorire la partecipazione nei consorzi di tutela e il riconoscimento delle denominazioni.

Sicuramente grandi successi sono la PDL sul rilancio della canapa industriale ed una chiara definizione della birra artigianale, temi su cui tutto il gruppo M5S si è fatto sentire forte e chiaro.

Tutti poi si ricorderanno le nostre lotte contro l’IMU agricolacontro l’importazione dell’olio tunisino senza daziocontro gli accordi di libero scambio che rischiano di cancellare tutte le nostre piccole eccellenze. Abbiamo anche lottato contro la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, battaglia purtroppo persa.

Sono anche intervenuto in tema di responsabilità e sicurezza per modificare la “217” concernente l’ordinamento dei VVF, lavoro veramente gratificante perché costruito e redatto insieme a membri del corpo della mia regione, l’Umbria, e non solo.

In ambito “europeo” è mia la mozione per rivedere gli accordi di Fontainbleau che regalano miliardi di euro italiani all’Inghilterra dal 1984. Spero che con la Brexit questa regalia finisca e quei soldi possano tornare alla Politica Agricola. Proprio su questo tema sono intervenuto più volte per dare risorse ai veri agricoltori, definire un piano nazionale strategico, favorire l’aggregazionelottare contro la perdita di superficie agricola.

Sempre in materia di agricoltura sono intervenuto sulla revisione dell’AGEA e per dare linee di indirizzo chiare al Piano di Sviluppo Rurale Nazionale sul sostegno al reddito degli agricoltori, la ricerca in ambito zootecnico per la tutela della biodiversità e sulla gestione dell’irrigazione. Sulla revisione di medio termine della PAC la mia proposta andrà in discussione il prossimo mese di gennaio 2017. Ho depositato, ma è stata bocciata, anche una mozione contro l’attuale presidente della Commissione europea in quanto Juncker ha fatto dell’elusione fiscale la ricchezza del Lussemburgo e non è degno di rappresentare la massima Istituzione europea per poi chiedere “lacrime e sangue” ai cittadini dell’Unione. Infine, sono stato tra i primi a intervenuto per dire no al riconoscimento della Cina coma economia di mercato.

In Commissione contraffazione sono stato anche relatore sul tema “contraffazione settore calzaturiero“. Relazione che è stata molto apprezzata dagli operatori del settore con i quali continuo a collaborare per portare avanti la questione del “made in” obbligatorio. 

Parlando del mio territorio, l’Umbria, sono intervenuto per stanziare fondi per la messa in sicurezza e potenziamento della ex FCU e per il raddoppio della tratta Terni-Spoleto e in ultimo ho impegnato il Governo ad istituite un “fondo per danno indiretto” alle attività turistiche che a causa degli eventi sismici non potranno lavorare per molto tempo.

Questo è quanto ho fatto in Parlamento. Spero di poter fare sempre più e meglio. Buon anno a tutti!