Venerdì mi sono recato nuovamente in Valnerina per verificare a che punto siano gli interventi sulla viabilità post sisma effettuati da Anas. Ringrazio sia l’ing. Gioacchino Del Monaco, coordinatore territoriale Anas Umbria, che ha contribuito all’organizzazione della visita nei cantieri che il responsabile del coordinamento territoriale Centro, l’ing. Raffaele Celia, per avermi accompagnato e illustrato con dovizia tutti gli interventi di ripristino e messa in sicurezza portati avanti in questi mesi.

La prima tappa ha riguardato la Strada provinciale 209 ‘Valnerina’, in direzione Visso. Un tratto che, in seguito al terremoto del 30 ottobre, è stato compromesso da una situazione idrogeologica che ha interessato tutto il versante. In particolare, un’ampia frana di oltre 60mila metri cubi, precedentemente documentata,  ha travolto l’infrastruttura e ha deviato il corso del fiume Nera, causando la formazione di un bacino lacustre che ha sommerso il piano viabile. Per ovviare a questi ed altri smottamenti sono state montante, per la prima volta in Umbria, delle barriere paramassi rinforzate, conosciute come reti anti siluro, dotate di ammortizzatori in grado di resistere all’urto di un corpo roccioso animato di un’energia cinetica pari a 5mila KJ.

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Oltre a ciò, Anas, di concerto con i comuni di Visso, Ussita, Castelsantangelo, la Provincia di Macerata e la Regione Marche, ha programmato un intervento in due fasi: il primo, per consentire il ripristino provvisorio dei collegamenti nel più breve tempo possibile e, il secondo, per il completamento definitivo dei lavori di ricostruzione, il cui termine è previsto tra gennaio e febbraio 2018. L’accelerazione sulla tempistica è stata possibile grazie alla suddivisione dei lavori in quattro progetti distinti, affidati a quattro diverse imprese che lavorano contemporaneamente, per un investimento complessivo di 10 milioni di euro.

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Al termine del sopralluogo, siamo tornati sulla Strada statale 685 ‘Tre Valli Umbre’, per l’esattezza al bivio Triponzo, in direzione Norcia. Qui, la scossa del 30 ottobre ha sconvolto l’assetto idrogeologico dei versanti, causando una diffusa caduta massi, oltre a danni strutturali alle gallerie e ai viadotti, obbligando a chiudere la strada per garantire l’incolumità delle persone. Tant’è che Anas, in regime d’urgenza, ha incaricato cinque imprese specializzate impiegando circa 50 persone tra tecnici, rocciatori e operatori in aggiunta al personale già presente: l’importo complessivo dei lavori ha raggiunto 1,2 milioni di euro e ha richiesto anche l’intervento di elicotteri per trasportare in quota il materiale necessario.

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Il nostro sopralluogo è poi proseguito con la visita ai cantieri per il ripristino della viabilità nell’abitato di Norcia e, successivamente, con il sopralluogo alla galleria ‘San Benedetto’, gravemente danneggiata dal sisma (visibile la frattura a questo link).

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Qui, i lavori di ripristino e consolidamento hanno superato la fase più delicata e, attualmente, hanno raggiunto oltre il 50 per cento di avanzamento con termine previsto per febbraio 2018, per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Gli altri lavori inseriti nel Piano viabilità, riguardano prevalentemente interventi di ripristino al corpo stradale danneggiato, sostituzione e potenziamento di barriere e reti paramassi, nonché perlustrazione e bonifica dei versanti. Tutti interventi che gli utenti possono verificare sul sito messo a disposizione da Anas su anas-sisma2016.it, in cui è possibile visualizzare in tempo reale il numero complessivo di lavori e progetti effettuati, e in cui sono indicate le varie fasi di avanzamento dei lavori. In questo modo, i cittadini possono vedere in tempo reale cosa è previsto e, contemporaneamente, trovare conferme sul territorio. L’auspicio è che gli interventi, ormai agli sgoccioli, finiscano quanto prima per un ritorno alla normalità, delle popolazioni umbre e di tutto il Centro Italia.