Sono tornato ad interfacciarmi con ANAS sul tema in oggetto come ho fatto periodicamente, la quale mi ha fornito una dettagliata analisi che condivido con voi.

La sistemazione stradale del Nodo di Perugia nel tratto Collestrada-Corciano prevista dal progetto preliminare del 2003, consiste di due tratti: Il primo nella realizzazione di un tratto in variante all’attuale tracciato della S.G.C. E45 (o S.S. 3 bis) tra le località di Madonna del Piano e Collestrada poste nel quadrante sud-orientale dell’area urbana perugina. Il secondo nella realizzazione di una nuova viabilità di allacciamento tra la S.G.C. E45 (o S.S. 3 bis) all’altezza di Madonna del Piano e il Raccordo autostradale Siena-Bettolle all’altezza dell’attuale svincolo di Corciano .

L’intervento, per il quale oggi sono in corso attività propedeutiche la progettazione definitiva, costituisce parte dell’itinerario Nodo di Perugia, nello specifico il tratto Madonna del Piano-Collestrada, a suo tempo inserito tra le opere di Legge Obiettivo e per il quale la Regione Umbria ha redatto nel 2003 il progetto preliminare e SIA, approvati da Anas ad aprile 2003 ai fini dell’inoltro al MIT per le procedure approvative CIPE. Il tratto in oggetto, di lunghezza 7 km, che realizza un tratto di variante all’attuale E45, è stato approvato con Delibera CIPE n. 156/2006, pubblicata sulla G.U. n.104 del 07.05.2007, accertandone la compatibilità ambientale (con prescrizioni) e la localizzazione.

In prima fase sono stati elaborati otto tracciati, classificati come tracciati del gruppo “nord-ovest” (Tracciati 1-2-3-4) e come tracciati del gruppo “sud-est” (Tracciato 5-6-7-8), a seconda del modo di aggiramento della Collina di Collestrada (nel versante occidentale o in quello orientale), considerata il maggior ostacolo orografico e storico ambientale dell’area. Alla fine è stato identificato un tracciato “alternativo 1”, afferente al “Gruppo Nod-Ovest”, del PP e SIA trasmesso nel 2003 ai fini della Valutazione impatto ambientale. Questo tracciato è quello che si attesta di più al margine settentrionale dell’area, cercando di limitare al massimo l’interferenza con le aree agricole della Piana del Tevere, attraversandola nel punto più stretto, proseguendo poi nella parte già ampiamente urbanizzata della zona a sud del nucleo industriale di Molinaccio e di Ponte S. Giovanni. Questo presenta però, nel primo tratto, alcune interferenze visive con la collina di Collestrada (borgo con castello ed Ospedalone di S. Francesco), dovute soprattutto alla realizzazione della rampa dello svincolo, in particolare per gli osservatori posti sui rilievi di Perugia oltre la E45 e per alcuni tratti della percorrenza della E45 medesima, soprattutto per la direzione Cesena-Roma e viceversa. All’attacco di partenza allo svincolo della variante, mantenuta alla quota della attuale E45, si allaccia una galleria artificiale con alcune tipologie a trincea, raso e rilevato, volutamente tenute alla quota più bassa possibile, al fine di ovviare al massimo le interferenze paesaggistiche con la collina di Collestrada e con il borgo antico posto sulla sommità. La strada comunale di Ospedalone rimane immutata nell’andamento, in quanto la nuova infrastruttura la sottopassa in galleria artificiale. Il tracciato prosegue con un’altra galleria artificiale, di circa 300 metri, in corrispondenza dell’antico cimitero di Collestrada, realizzata per limitare le interferenze visive con tale ricettore e consentire la continuità della strada vicinale Madonna di Campagna, antico percorso con valenze storiche, senza dover creare visibili sovrappassi e/o deviazioni della stessa. Il tracciato entra poi in galleria naturale nel tratto più stretto del bosco di Collestrada, dove presenta però delle interferenze con alcune aree di risorgive, che potrebbero creare degli effetti di secondo ordine sulla vegetazione del bosco sovrastante. La galleria sbocca in superficie appena oltre l’intersezione con la strada provinciale di Ponte S. Giovanni, che mantiene l’assetto attuale e la sua continuità senza la necessità di ricorrere ad un sovrappasso. L’attraversamento della piana, con tipologia a viadotto basso, avviene nel lembo periferico, più stretto, quindi con una lunghezza minore; presenta però un breve tratto in affiancamento con il Tevere, prima del suo superamento, creando alcuni problemi per l’interferenza con la vegetazione ripariale. Sempre in viadotto il percorso continua poi oltre il Tevere, nella parte già ampiamente urbanizzata dagli insediamenti produttivi della zona di Mulinaccio e Ponte S. Giovanni. All’altezza del deposito del gas, a causa dell’obbligo della distanza (pari a 80 metri) da mantenere rispetto a tale impianto, si è costretti ad allargarsi con un’ampia curva, per poi ripiegare verso lo svincolo di Madonna del Piano.

Per quanto riguarda le tematiche ambientali, maggiori criticità erano state rilevate all’atto della Valutazione Impatto Ambientale 2003-2006, sono individuabili nell’area allora individuata come SIR e attualmente ricompresa nel sistema rete natura 2000, ancor meglio individuata come area SIC. Pertanto, le attività propedeutiche la progettazione definitiva hanno visto una serie di sforzi progettuali volti a minimizzare l’impatto del tracciato in queste aree con una serie di accorgimenti e alternative altimetriche al tracciato approvato dal CIPE.

Il processo di analisi sviluppato, congiuntamente alla attività progettuali propedeutiche svolte, hanno portato alla conferma dell’intervento Nodo di Perugia, tratto Madonna del Piano-Collestrada quale soluzione per la risoluzione dei problemi del traffico in ambito Perugia nel tratto dell’esistente E45 tra lo Svincolo di Ponte San Giovanni e Collestrada. Gli esisti dello Studio di Traffico allegato, la definizione di molteplici scenari di progetto incrementali, per tratte e per sotto tratte, insieme alla verifica della più adeguata sezione stradale tipo, hanno confermato l’opportunità di realizzare l’intervento del Nodo di Perugia tratto Madonna del Piano-Collestrada. Lo studio di traffico e le considerazioni sullo scenario con la tratta Madonna del Piano-Collestrada hanno evidenziato una riduzione del Traffico Giornaliero Medio del 25%, nel tratto Ponte San Giovanni – Collestrada dell’attuale E45. Per quanto riguarda il traffico pesante esso viene sostanzialmente dimezzato su detto tratto esistente, complessivamente sul nuovo asse si stima un TGM di circa 23.000 Auto-vetture Equivalenti. Le valutazioni, sulla nuova distribuzione del traffico, sono sufficienti ad affermare che l’inter-vento del Nodo di Perugia, tratto Madonna del Piano-Collestrada, è risolutivo rispetto agli attuali livelli di servizio offerti dalla E45 nel tratto esistente Ponte San Giovanni-Collestrada. Tali valutazioni e verifiche, contemplano anche la domanda addizionale di traffico associata all’espansione del centro commerciale Collestrada.


In conclusione, visti gli esisti di sopradescritte valutazioni e approfondimenti progettuali effettuati per l’intervento “Nodo di Perugia tratto Madonna del Piano-Collestrada”, si conferma la soluzione di tracciato del Progetto Preliminare approvata dalla Delibera CIPE n. 156/2006, sulla quale procederà alla redazione di un Progetto Definitivo, ottemperante le prescrizioni di detta Delibera, proseguendo nell’iter autorizzativo degli interventi strategici di Legge Obiettivo.