La Galleria della Guinza è una delle tante incompiute che abbiamo in Italia e stiamo seguendo da tempo, anche in collaborazione con Anas. Voglio ricordare che il progetto iniziale nasceva oltre 20 anni fa e prevedeva un’unica canna di 6 km a doppio senso, la cui costruzione rientrava nel progetto della superstrada Due Mari (E78). Dopo l’incidente del Monte Bianco la galleria, ancora al grezzo, non rispondeva però ai nuovi criteri di sicurezza proprio a causa sia della mancata progettazione a doppio senso, sia delle vie di fuga. Tale problematica si è protratta nel tempo fintanto che, su pressanti sollecitazioni, Anas ha presentato un progetto definitivo alla Commissione Gallerie che dovrà valutare se ci sono le condizioni per renderla sicura, soprattutto dal punto di vista antincendio: se fosse stata fatta la seconda canna, questo problema ad oggi non sussisterebbe. A questo si aggiunge la questione segnaletica, illuminazione, la ventilazione, lo scarico dei liquidi infiammabili e il collegamento con la viabilità esistente. La Commissione dovrà esprimersi entro fine marzo e l’ipotesi più probabile è che, alla fine, si realizzerà un unico senso di marcia in direzione Marche-Umbria. Una volta avuto il placet, cosa che auspico fortemente, Anas predisporrebbe il progetto esecutivo del valore stimato di 60 milioni di euro per la gara di appalto e la conseguente apertura. Con altri 60 milioni circa, si sistemerebbe anche la viabilità da Città di Castello alla galleria, ma tale ipotesi è comunque vincolata al via libera per la messa in sicurezza della Guinza. Tutto questo permetterebbe anche di prendere in considerazione il raddoppio della canna, opera che si stima avere un costo di 100 milioni. Voglio ricordare che, come Movimento 5 Stelle, stiamo seguendo fin dall’inizio anche l’iter di altri importanti progetti, come la ripresa dei lavori del tratto Terni-Civitavecchia fermi da due anni. Inoltre, grazie al nostro costante pressing, abbiamo aggiunto un altro importante risultato che riguarda il semi svincolo di Scopoli, inserito tra l’altro nell’aggiornamento del Contratto di programma Mit/Anas 2016 – 2020 con un finanziamento previsto per l’opera di 8,3 milioni di euro. Tutto ciò rientra nell’obiettivo che stiamo realizzando giorno dopo giorno, ovvero rilanciare con misure concrete il sistema Italia.

Nello contratto di programma RFI-MIT è stato finanziato per intero il progetto di velocizzazione sulla tratta Foligno-Perugia-Terontola per 35,99 milioni; totalmente finanziato in fase di realizzazione anche il progetto di consolidamento della sede tra Foligno e Assisi e la velocizzazione Ponte San Giovanni-Foligno per 38 milioni. L’elettrificazione della Terni-Rieti e L’Aquila-Sulmona ha un costo di 441,5 milioni e ad oggi sono stati messi a disposizione 41,5 milioni. Sulla linea Orte-Falconara è stato finanziato per intero il progetto di raddoppio Campello-Foligno anche questo in fase di realizzazione. Da finanziare invece il raddoppio Spoleto-Terni che ha un costo di 372 milioni di euro sul quale già ho chiesto di darne mandato quanto prima. L’Umbria da sempre è una regione isolata per quanto riguarda i trasporti e per questo motivo la nostra attenzione al tema è particolarmente alta. In questi giorni stiamo analizzando il contratto di programma RFI-MIT e i relativi aggiornamenti. Nello specifico, è stato finanziato per intero il progetto di velocizzazione sulla tratta Foligno-Perugia- Terontola per 35,99 milioni; totalmente finanziato in fase di realizzazione anche il progetto di consolidamento della sede tra Foligno e Assisi e la velocizzazione Ponte San Giovanni-Foligno per 38 milioni. L’elettrificazione della Terni-Rieti e L’Aquila-Sulmona ha un costo di 441,5 milioni e ad oggi sono stati messi a disposizione 41,5 milioni. Sulla linea Orte-Falconara è stato finanziato per intero il progetto di raddoppio Campello-Foligno anche questo in fase di realizzazione. Da finanziare invece il raddoppio Spoleto-Terni che ha un costo di 372 milioni di euro sul quale già ho chiesto di darne mandato quanto prima.