Il Mini Nodo di Perugia, l’opera che mira a decongestionare il traffico del capoluogo umbro, è stata al centro dell’incontro che ho avuto ieri con i responsabili di Anas. Il progetto ha ricevuto tutti i permessi nel lontano 2006 e ora sono giunti i finanziamenti per la progettazione dell’opera dal costo stimato di circa 270 milioni di euro.

Ho sottoposto ad Anas le preoccupazioni del territorio e ho ricevuto alcune rassicurazioni. Sul progetto definitivo, ora in fase conclusiva, ANAS stà verificando se le condizioni ambientali sono modificate con nuovi vincoli o se le realtà territoriali sono modificate; saranno altresì aggiornati gli studi sul traffico, così da comprenderne i reali impatti sulle aree a quindici anni di distanza dall’approvazione CIPE. Nei prossimi due mesi, dunque, verranno prese in esame le sensibilità del territorio e vagliate tutte le alternative possibili per mitigare gli impatti, le eventuali compensazioni e opere accessorie.

Nell’occasione si è parlato anche del raddoppio delle rampe allo svincolo di Ponte San Giovanni. I responsabili di Anas hanno spiegato come le due opere mirano a raggiungere obiettivi differenti. Su quest’ultima, sono in corso di studio le prime ipotesi di intervento ma non vi è nessun progetto in corso pertanto, la sua concreta realizzazione non avverrà a breve termine.