Riconoscere la Cina come ‘economia di mercato’ sarebbe un colpo mortale per le nostre imprese e per il nostro made in Italy in quanto comporterebbe la sospensione di importanti misure antidumping, volte a contrastare la vendita di merci cinesi a prezzi inferiori a quelli di produzione del mercato interno Ue”.

E’ quanto dichiara il deputato 5stelle Filippo Gallinella in merito al 17º vertice bilaterale tra l’Unione europea e la Cina si svolgerà a Bruxelles oggi 29 giugno. “In gioco – continua il parlamentare penta stellato umbro – c’è la competitività delle nostre eccellenze, schiacciate dall’euro e minacciate ad Oriente da una concorrenza sleale e ad Occidente dall’accordo di libero scambio commerciale tra Unione europea e Usa, il TTIP. Tutto questo condito da un Unione che non vuole il ‘made in’, non vuole l’etichettatura d’origine e che oggi ci vorrebbe imporre il formaggio fatto con il latte in polvere”.

Per Gallinella “occorre dire no ad una ‘globalizzazione sfrenata’ e su questo non cedere di un passo. Il M5S vuole difendere i nostri prodotti e la nostra tradizione da una pericolosa ‘deregulation’ che mette in discussione tutte le tutele e i controlli anche sanitari conquistati negli ultimi decenni. Per questo motivo non abbasseremo la guardia contro chi vuole rendere tutto standard”.