Ieri sono stato in visita nella zona del Delta Padano accompagnato dai Consorzi di Bonifica Delta del Po e Adige Po insieme ad ANBI. Tali zone sono soggiacenti in buona parte il livello del mare mediamente di 2,00 m con punte fino a 4,30 m per questo la difesa idraulica sia dai fiumi che dal mare è una questione vitale. Questa avviene grazie a imponenti arginature che perimetrano le varie isole per una lunghezza complessiva di 540 km.

Causa principale della situazione della soggiacenza è stato il fenomeno della subsidenza causata dall’estrazione del metano negli anni 40-50, poi interrotta dopo un lungo studio nel 1964, che ha comportato un abbassamenti diffusi e non omogenei su tutto il territorio: 3,5 metri fino agli anni ’80 e ulteriori 0,5 m dal 1983 al 2008. Nonostante l’attività si sia interrotta e l’abbassamento progressivamente ridotto, il fenomeno ancora non si è arrestato.

Le nefaste conseguenze si possono così riassumere:

  • danni alla rete idraulica e messa fuori servizio degli impianti di sollevamento
  • maggiori infiltrazioni di acqua da fiumi e mare (cuneo salino)
  • maggior dislivello da vincere con le idrovore
  • maggiore erosione delle coste

Io nel mio piccolo ho contribuito a dare una mano al contrasto di questo fenomeno e continuerò a essere sempre presente su tutti i territori per cercare di risolvere i problemi.