COMUNICATO STAMPA

Situazione natanti ormeggiati presso Tuoro. Il presidente in commissione Agricoltura, Gallinella: “Sulla questione, gli enti responsabili non hanno fornito risposte concrete. Presentato esposto in Procura, a rischio la fruibilità di uno dei bacini turistici più importanti dell’Umbria”

Perugia, 28.08.2018 – Il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, in seguito al sopralluogo dello scorso anno, si è recato nuovamente in visita presso il porticciolo di Tuoro per verificare la situazione in cui versano da lungo tempo alcune draghe, apparentemente inutilizzate da anni. Il deputato pentastellato aveva già sollecitato in passato i soggetti interessati, al fine di avere ulteriori chiarimenti sulle motivazioni per cui questi natanti siano ormeggiati da mesi senza essere utilizzati. Risposte mai arrivate dai diretti responsabili, tanto da indurre il presidente Gallinella a presentare un esposto in Procura. “Un’azione doverosa – afferma il parlamentare – dato che nessuno degli enti responsabili, sollecitati più volte, è stato in grado di fornire risposte concrete alle richieste formulate dal sottoscritto. Purtroppo sussiste un problema di competenze poco chiare e di risorse mai corrisposte, per ragioni non esplicitate, che appare più correttamente qualificabile come un sostanziale stato di abbandono. Non è accettabile – prosegue Gallinella – che gli organi competenti chiamati in causa non si assumano le proprie responsabilità, soprattutto a fronte di una evidente non utilità per gli interessi della comunità e del mancato utilizzo di risorse pubbliche che, in base alla convenzione, avrebbero dovuto essere approntate preventivamente dalla Provincia e dunque essere spese per le finalità stabilite. Per questo motivo, tali circostanze sono di per sé idonee a recare pregiudizio, anzitutto sotto il profilo dell’immagine dei luoghi e della loro conseguente fruizione per finalità turistiche, ludiche o ambientali, al territorio lacustre. Inoltre, non può essere escluso che gli stessi mezzi possano disperdere sostanze inquinanti, per di più se non sottoposti a costante manutenzione. L’auspicio – conclude Gallinella – è che ci sia un riscontro positivo da parte delle istituzioni chiamate in causa e si riprenda ad effettuare anche la manutenzione dei fondali, poiché il rischio è quello di compromettere la fruibilità di uno dei bacini turistici più importanti dell’Umbria, nonché l’incolumità degli stessi abitanti”.