In questa settimana ho letto e ritagliato molte pagine di giornale che hanno raccontato, fino a oggi, l’operazione “quarto passo” condotta dalla Procura antimafia di Perugia e dai ROS e che ha messo in evidenza la “mafia” in Umbria, una regione che forse dimentica presto e si stupisce ogni volta.
Una regione, occorre ricordarcelo, che purtroppo, come altre, non è immune alla criminalità organizzata; queste le vicende degli ultimi anni:
nel 2008 l’ operazione NAOS ha scoperto un sodalizio tra camorra e ‘ndrangheda per ripulire soldi sporchi e utilizzarli per conquistare appalti pubblici, operazione che ha portato a 57 arresti;
nel 2009 dalle indagini su un omicidio di un pentito di mafia a Gubbio sono stati evidenziati altri intrecci su tutto il territorio italiano;
nel 2011, l’operazione APOGEO ha scoperto affiliati al clan dei casalesi, operazione che ha portato a 16 arresti e al sequestro di 100 milioni di euro;
nel 2012 scoperto il Clan Fabbrocino, operazione che ha portato a 24 arresti e molti sequestri di terreni e aziende agricole tra Bettona, Assisi e il Lago Trasimeno.
Oggi l’operazione “quarto passo” ha portato a scoprire una cellula ‘ndrina con l’arresto di 61 persone e 30 milioni di euro di beni sequestrati.
Concludo il post ringraziando ancora una volta le forze dell’ordine e le procure; voglio anche allegare le pagine che ho ritagliato, perchè tutti insieme, ricordando e denunciando, dobbiamo vincere.