Sia deve avviare la manutenzione immediata della intera infrastruttura ferroviaria, Regione lenta su cultura del trasporto su ferro. Per questo oggi, insieme ai rappresentanti del Comitato Pendolari FCU Alto Tevere, aderente al Coordinamento Comitati Pendolari Umbri, percorreremo una tratta della ex FCU per dare un segnale.

Un assurdo paradosso: nel momento in cui la ex Ferrovia Centrale Umbra compie cento anni, rischia di scomparire completamente a causa della scarsa attenzione da parte delle amministrazioni preposte alla sua gestione. Tutto questo è inaccettabile ed è necessario che la regione ne risponda. Uno dei problemi principali, ad oggi, conseguente, forse, alle varie ben note traversie societarie, è la manutenzione della infrastruttura, che è stata regolarmente sovvenzionata dallo Stato, fino a tutto il 2011, con la legge 297/78 e, oggi, lo è ancora grazie alle risorse del fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, nelle Regioni a statuto ordinario, ma che è evidente, probabilmente, essere stata completamente abbandonata: infatti, da moltissimi mesi è interrotta la tratta tra Terni e S.Gemini, con gli utenti costretti ad usare corse sostitutive su gomma per poi cambiare e proseguire in treno fino a Perugia; come non meno sulla direttrice da e per San Sepolcro, i treni sono costretti a viaggiare alla velocità ridotta di circa cinquanta chilometri l’ora, tra Umbertide e Città di Castello, con ritardi fino ad oltre venti minuti sul normale tempo di percorrenza per quella relazione.

Tutto questo crea gravi disagi a tutti quei pendolari che decidono di usufruire della ex FCU e non immagino pensare, anche, allo stato di animo degli stessi lavoratori nel vedere così la loro Azienda. Mentre in altre Regioni Italiane le ex ferrovie concesse sono valorizzate, in Umbria si stenta a salvaguardarne una, segno che la nostra Regione è a dir poco lenta nel riconoscere l’importanza del trasporto su ferro e della cultura che lo sottende, che dovrebbe e potrebbe essere uno dei punti di forza di una regione piccola ma per questo molto preziosa e che merita di essere preservata e potenziata, in tutti i suoi aspetti, a partire dal trasporto pubblico”.