Il bilancio annuale dell’Unione europea equivale a circa l’1% della ricchezza nazionale dell’Ue, un importo pro capite per cittadino Ue pari all’incirca a 244 euro. I trattati. Il bilancio dell’Unione non può essere in disavanzo, il che significa che le spese devono essere totalmente coperte dalle entrate, per finanziarsi, l’Unione europea necessità di risorse, dette “proprie”. Giuridicamente si tratta di risorse spettanti all’Unione che gli Stati membri riscuotono a suo nome e trasferiscono al bilancio comunitario, si dividono in tre: risorse proprie tradizionali, dette RPT, che consistono principalmente nei dazi doganali sulle importazioni da paesi terzi , che corrispondono al 12% circa del totale; un imposta legata all’iva, armonizzata per ogni stato membro, che corrispondono al 11% circa del totale e in ultimo le risorse basate sul reddito nazionale lordo (RNL), che si calcolano tramite un’aliquota percentuale uniforme applicata all’RNL di ciascuno Stato membro. Queste sono le entrata più importante, ammontano al 76 % circa del totale. Quindi i singoli Stati membri contribuiscono al bilancio comunitario in misura proporzionale alla rispettiva prosperità economica; il massimale è stabilito nell 1,23% del RLN, pertanto se un economia come la nostra, che è in calo, contribuirà al bilancio comunitario con cifre sempre minori. L’approvazione del bilancio è una prerogativa del Parlamento europeo.