Niente premio di maggioranza, circoscrizioni di diversa grandezza e nessun riparto nazionale dei seggi, no alle false coalizioni, nessuna lista bloccata, sì alle preferenze. Queste le differenze principali tra la nostra proposta di legge elettorale e quella di Renzi. Dove inizia la sua la nostra finisce.
Per queste ragioni riteniamo assurde e ridicole le allusioni al fatto che le due proposte siano simili. I fatti parlano, e dicono che la realtà è un’altra. Pd e cinquestelle hanno un’idea completamente differente di legge elettorale e mentre il primo mantiene una distanza siderale tra eletto ed elettore, noi puntiamo ad un legame forte tra i due, ad una politica vicina ai cittadini e legata ai territori.
Da ultimo la faccia forse più vergognosa della proposta Renzi – che ci fa orgogliosamente ribadire la nostra distanza – è quella che anche con il 20% dei consensi, una coalizione può vincere la maggioranza e governare, basta che abbia un solo voto in più degli altri al secondo turno! Così la democrazia parlamentare sarà defunta e lascerà il posto ma alla democrazia plebiscitaria per il “capo”, annullando completamente e definitivamente la sola idea di rappresentanza parlamentare. Noi in tutti i modi impediremo questo sfacelo e quello del Paese.