Cominciamo con qualche definizione. L’etichettatura dei prodotti è un insieme di regole che mirano a garantire che i consumatori dispongano di informazioni complete sul contenuto e sulla composizione dei prodotti, allo scopo di tutelarne la salute e gli interessi. Altre informazioni possono riguardare una qualità particolare del prodotto, come l’origine o il metodo di produzione. L’etichettatura è materia dell’unione e tutte le modifiche e le discussioni vanno affrontate a questo livello. Nel tempo la questione dell’etichettatura ha subito vati passaggi, dal semplice scopo di assicurare la libera circolazione delle merci (Dir. CE79/112) all’ultima disposizione organica, il Reg. 1169/2011.
Mote volte parlando di etichettatura e “Made in Italy” si fa un po di confusione. Made in Italy è un marchio commerciale che indica che un prodotto è completamente progettato, fabbricato e confezionato in Italia.
Riferendoci ai prodotti agroalimentari, si capisce subito che vi puo’ essere un legame tra gli ingredienti ma non è detto che un prodotto “made in Italy” abbia solo ingredienti italiani. Facciamo un esempio, l’Italia produce solo un terzo dello zucchero che consuma, questo che vuol dire? che due terzi dei dolci italiani non sono italiani? Per questo, occorre un’evoluzione della materia etichettatura, sulla quale, è possibile esplicitare chiaramente anche da dove derivano gli ingredienti senza confondere questo con il concetto di “made in Italy”, anche perchè sarebbe assurdo e dannoso per le nostre produzioni.
A questo punto approfondiamo il discorso parlando del concetto “origine e provenienza geografica”. I regolamenti unionali prevedono che tale informazione diventa obbligatoria solo nel caso in cui il consumatore possa essere tratto in inganno sulla reale origine o provenienza del prodotto, in altre parole, se due prodotti sono uguale, esempio la mozzarella, ma provenienti da paesi diversi, e non presentano sul piano merceologico caratteristiche chimiche o organolettiche differenti, non è necessario indicare la sua provenienza perchè, a detta dei legislatori, sarebbero informazioni non utili per indirizzare la scelta.
Ovviamente su quest’ultima affermazione, per quanto ci riguarda, occorre aprire un serio dibattito in sede europea per far evolvere la normativa e includere obbligatorietà dell’indicazione geografica per taluni prodotti (nostra mozione sull’etichettatura votata a gennaio, in riferimento all’articolo 4 della legge 4/2011); al momento, il Reg. 1169/2011 già lo prevede, ma ancora non è entrato in vigore, per alcune tipologie di carni fresche.
Il legislatore comunitario ha, invece, preferito tale indicazione, quella d’origine, solo per quei prodotti che presentano delle caratteristiche distintive rispetto ad un prodotto della stessa specie merceologica, perchè legate alla condizione geografica. In questo caso rientrano i prodotti DOP e IGP, per i quali l’utilizzo del “nome del prodotto” e della “provenienza” (es. Prosciutto di Parma) viene protetto su tutto il territorio unionale o con i paesi terzi con i quali si sono stipulati determinati accordi commerciali.
Nel diritto penale italiano la contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali (brevemente contraffazione di marchi e brevetti), è il delitto previsto dall’art. 473 del Codice penale. Tale materia è regolata anche in ambito unionale con il Rego n. 1383/2003 integrato dal 1891/2004, consente alle autorità doganali di sospendere le operazioni di sdoganament o e di bloccare merci presentate in dogana sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale, con lo scopo di combattere l’immissione all’interno dell’Unione Europea di merci contraffatte e di merci usurpative.
Come Movimeto 5 Stelle abbiamo presentato una PDL, la n°1407, concernente modifiche agli articoli 448 e 518 del codice penale e all’art. 51 del codice di procedura penale, in materia di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, per potenziare l’attività si repressione di tale fenomeno come richiestoci dalla procura antimafia.