AGRICOLTURA, IL M5S A DE GIROLAMO: TUTELI I PRODOTTI ITALIANI ONLINE

(Public Policy) – Roma, 8 lug – Il Governo tuteli “i diritti di proprietà intellettuale nel commercio online”, e impedisca “che l’introduzione di nomi generici a dominio internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle denominazioni possa in qualsiasi modo danneggiare le produzioni agroalimentari italiane certificate”. Lo chiede in un’interrogazione a risposta in commissione Agricoltura il Movimento 5 stelle (primo firmatario Filippo Gallinella). L’interrogazione parte ricordando come sia sempre più ricorrente nel mondo la falsificazione dei marchi di qualità riconosciuti alle produzioni agroalimentari italiane (Dop, Igp), “un giro d’affari – si legge – di oltre cinque volte il fatturato realizzato dal mercato autentico”. Poi analizza il fenomeno della “contraffazione online, particolarmente allarmante posto che la rete offre anonimato, costi bassi e possibilità di una veloce e facile scomparsa dal mercato”, e “dati aggiornati evidenziano come il commercio online nel settore alimentare risulti quello in maggior crescita, tanto che si stima, per il 2013, un balzo del 18%”. I 5 stelle sono preoccupati dalle “nuove iniziative che potrebbero essere intraprese a breve dalla società statunitense Icann (Internet corporation for assigned names and numbers; Ndr), ovvero l’Autorità che genera il rilascio dei suffissi internet”, che ha recentemente “attivato le procedure per assegnare, dietro pagamento, a soggetti privati e indipendentemente se siano viticoltori o utilizzatori riconosciuti delle denominazioni, domini di primo livello generico tra i quali: ‘wine’ e ‘vin’, oltre a ‘food’ e ‘organic'”. Il rischio è che poi chi si compra questo tipo di domini, siano essi giapponesi, australiani o sudafricani, potrebbero, secondo il Movimento 5 stelle, “attraverso l’abbinamento a domini di secondo livello, registrare indirizzi come ‘baroloclassico.wine’ o anche ‘prosciuttodiparma.food’ e sovrapporli agli indirizzi dei prodotti originali generando totale confusione nelle piattaforme di commercio elettronico”. La richiesta del M5s è che “l’assegnazione di nomi generici dati in via esclusiva a privati e senza particolari garanzie, quali domini di primo livello, sia improntata al rispetto delle norme dell’Organizzazione mondiale del commercio”, anche perchè “l’iniziativa contrasta con i princìpi della proprietà intellettuale che vietano la concessione di un diritto di privativa industriale che abbia ad oggetto un termine di uso comune”. Infine, i 5 stelle chiedono al ministro Nunzia De Girolamo “di quali ulteriori elementi disponga in relazione a quanto riportato in premessa e come intenda intervenire presso i competenti organismi internazionali al fine di assicurare la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel commercio online e impedire che l’introduzione di nomi generici a dominio internet e la loro assegnazione a soggetti privati non utilizzatori delle denominazioni possa in qualsiasi modo danneggiare le produzioni agroalimentari italiane certificate”.