Sono circa 300 gli immobili pubblici dislocati lungo cammini e percorsi ciclopedonali o storico-religiosi che nei prossimi 3 anni verranno affidati a imprese, cooperative e associazioni non profit di giovani under 40, per essere recuperati e riutilizzati attraverso bandi pubblici, oppure in concessione di valorizzazione fino a 50 anni ad operatori che possano sviluppare una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.

A tale proposito, l’Agenzia del Demanio ha presentato il nuovo programma, ‘Valore Paese – Cammini e Percorsi’, promosso da Mibact e Mit.

L’obiettivo è di favorire e sostenere lo sviluppo del turismo lento, offrendo la possibilità di trasformare le strutture presenti sul territorio in punti di informazione e ristoro per viaggiatori, camminatori, ciclisti e pellegrini che ogni anno percorrono itinerari sparsi in tutte le regioni. Per il 2017 i beni da assegnare sono 103: 43 dello Stato, 50 degli enti territoriali e 10 di Anas. Si tratta di luoghi tipici della tradizione locale: ad esempio in Umbria, quello di San Francesco è l’itinerario culturale e spirituale che collega tra loro alcuni luoghi che testimoniano la storia del Santo di Assisi. Un percorso attraverso eremi, santuari, antiche foreste e città medievali in cui, in ogni sede di tappa, si trovano rifugi e locali adibiti per ospitare i viaggiatori. Quello di San Benedetto è l’altro itinerario che, muovendo dall’Umbria, percorre il Lazio e giunge fino alla Campania, sulle tracce del santo di Norcia. Non mancano poi edifici di pregio, come l’antico fortilizio dei mulini, ai piedi della collina di Monteluco, in posizione dominante rispetto a Spoleto. E ancora, nella città del Festival, il complesso immobiliare ‘Colonia del Popolo’, risalente agli inizi del ‘900, mentre nella zona nord dell’Umbria ANAS mette a disposizione la casa Cantoniera situata vicino a Città di Castello e il Casello Ferroviario a Norcia. La presenza di strutture di accoglienza e di servizio per i viandanti e i cicloturisti, contribuirà a consolidare queste direttrici come sistema infrastrutturale nazionale della mobilità dolce e sostenibile, in linea con la filosofia dello ‘slow travel’.

La consultazione permetterà di mantenere la caratteristica della proposta ‘dal basso’, che ha accompagnato anche l’elezione a livello nazionale di tracciati già identificati dalle associazioni e dai territori: i turisti affronteranno questi itinerari usufruendo di una serie di servizi che li porteranno a scoprire le tradizioni e i cibi tipici dei luoghi e a vivere una vacanza alternativa e rilassante, nel pieno spirito della sostenibilità. A questo LINK tutti i dettagli.