Dopo il mio sopralluogo a Castelluccio, sono stato contattato nuovamente da alcune rappresentanze locali di coltivatori di lenticchie e di pastori per una nuova visita. Mentre il 7 maggio sono stato scortato dai preziosissimi Vigili del Fuoco per le strade ancora interdette al traffico veicolare, questa volta ho percorso la Salaria, l’unica strada che oggi si puo’ fare: da Norcia a Castelluccio un’odissea. Per chi la deve percorrere ogni giorno per lavoro sono oltre 90 Km.

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Lungo la strada il panorama è spettrale: Grisciano, Accumuli, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto. A Borgo di Arquata al check-point  i militari fanno passar solo gli autorizzati. Poi, passando da Forca di Presta, si arriva a Castelluccio. In tutto, circa un’ora e mezza di viaggio.

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Anche oggi freddo e vento rendono difficili i lavori di demolizione che continuano. Ho incontrato Gianni e la moglie, che in un camper cercano di gestire la loro azienda. Molte le domande che attendono risposta:

  • Quanto tempo per ripristinare la viabilità della SP 477?
  • Tra un mese circa occorre trebbiare le lenticchie e raccogliere il fieno. Come faranno a movimentare i mezzi agricoli?
  • Come mai non sono stati installati i MAPRE a Castelluccio almeno per chi deve svolgere l’attività agricola?
  • Come mai la sistemazione della mulattiera per Campi si è fermata? Almeno per i residenti si poteva utilizzare!
  • L’ente Parco dei Sibillini vuole o non vuole aiutare a conservare un turismo oramai storico? Ai locali sembra stia mettendo i bastoni fra le ruote.

Le preoccupazioni sono molte, perchè i tempi lunghi rischiano di logorare la resistenza di chi oggi vuole rimanere in quei luoghi. Valentina mi dice che non vorrebbe che Castelluccio divenisse una “colonia turistica” perdendo così la sua identità territoriale. Vincenzo invece è preoccupato che i giovani, che stavano investendo in attività commerciali, decidano di andarsene. Mi dice: “domani non ci sarà più nessuno a portare i fiori ai defunti”.

Come ho sempre fatto, cercherò di sollecitare le risposte alle precedenti domande. I cittadini capiscono la gravità della situazione ma meritano che le istituzioni rispondano in modo chiaro e al momento, almeno a Castelluccio, le risposte tardano ad arrivare.