“Pillole di Stelle”, il Programma costituzionale del Movimento

Il Programma del Movimento 5 Stelle è volto all’aumento degli strumenti per la partecipazione diretta dei cittadini, al drastico taglio ai costi della politica, ad una maggiore trasparenza delle istituzioni e dei criteri di nomina e di valutazione nella P.A., con una rivoluzione digitale che favorisca l’accesso ai servizi da parte dei cittadini.

Una prima area di intervento di revisione costituzionale è giustificata dalla necessità di combattere gli eccessi e i privilegi della classe politica. Alcune disposizioni costituzionali devono essere modificate, non perché fossero sbagliate quando sono state introdotte, ma perché l’abuso che ne è stato fatto ne ha distorto il funzionamento concreto. Occorre quindi stabilire un tetto agli stipendi ed ai rimborsi parlamentari e ricondurre il sistema dei vitalizi, anche per il passato, al sistema pensionistico che vale per tutti i cittadini. Anche gli ex parlamentari e gli ex consiglieri regionali, come ogni altro lavoratore, dovranno ricevere una pensione commisurata ai contributi versati: niente di meno ma niente di più. Per arrivare a questo obiettivo di semplice equità abbiamo già tentato di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione: a livello costituzionale, a livello di regolamenti parlamentari e a livello legislativo.

Anche il tema del regionalismo è un punto centrale che investe i rapporti fra Stato, regioni e autonomie locali. La definizione e l’attribuzione delle relative competenze è stata sempre oggetto di discussione e di ricorsi alla Corte costituzionale. In questa sezione si valuta l’eventualità di una più netta divisione delle materie di competenza tra Stato e Regioni e sul possibile trasferimento, a queste ultime, e ai Comuni, di funzioni amministrative, anche attraverso una leva fiscale per incentivare la loro responsabilizzazione.

Il rapporti fra il cittadino e Pubblica Amministrazione è da sempre oggetto di un ampio dibattito: in questa sezione si pone l’attenzione sull’importanza di accorciare la distanza fra utente e istituzione, sull’esigenza di incrementare la trasparenza della P.A., e la semplificazione amministrativa, con una particolare attenzione alla modifica dei criteri di scelta dei vertici delle Authority, e al controllo sui risultati dei servizi della P.A., attraverso la valutazione delle performance.

Altro punto, i referendum che sono uno dei principali strumenti attraverso cui si realizza questa forma di partecipazione diretta. In quest’ambito intendiamo potenziare lo strumento già esistente in Costituzione e introdurne uno nuovo, la cui rivoluzionaria portata può cambiare il modo di intendere la politica, ovvero il referendum propositivo: il referendum non deve essere più soltanto un sistema per cancellare le decisioni del Parlamento e del Governo ma anche un mezzo per trasformare in legge proposte nuove, fatte direttamente dai cittadini e votate dai cittadini. È essenziale anche il pareggio di bilancio in Costituzione. Deve essere il Parlamento italiano a decidere liberamente quando è il caso di stringere la cinghia e quando è il caso di investire per lo sviluppo, se serve, anche ricorrendo al deficit, come avviene negli Stati Uniti o nel Regno Unito.

Ulteriore area di intervento per la riduzione degli sprechi è quella della cancellazione degli enti inutili. A livello costituzionale questo significa l’abolizione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e delle Province: per farlo è sufficiente una legge costituzionale di poche righe e non una riforma complessiva di tutta la legge fondamentale in cui nascondere di tutto dietro queste semplici abolizioni.

E poi, abbassamento dell’età per votare, rimuovere conflitti di interessi, evitare i continui cambi di casacca in parlamento, dibattito pubblico sulle grandi opere, fare il tagliando alle leggi per vedere se servono. Infine, punteremo ad avere un sistema elettorale con le preferenze.

Il fine comune a tutte le innovazioni che proponiamo – conclude Gallinella – è quello di aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e, al contempo, di avere un’amministrazione più efficiente, efficace, trasparente e una democrazia al servizio di tutti.

Di filippogallinella

Parlamentare eletto alla Camera dei deputati XVII e XVIII Legislatura

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