Il M5S opera affinché le menzogne sul referendum costituzionale siano smascherate. Il 4 dicembre la sfida non sarà come qualcuno racconta tra il cambiamento e l’immobilismo, ma tra le grandi lobby e il recupero della sovranità popolare.

La sfida non è superare il bicameralismo perfetto, la sfida è colmare il deficit di democrazia in Italia e in Europa, dove le riforme sono imposte dalle banche d’affari e dalle multinazionali del capitalismo finanziario. Basti solo ricordare i legami tra Goldman Sachs, JP Morgan, Morgan Stanley International ed alcuni presidenti della Commissione europea, alcuni premier e ministri del nostro Paese. Legami ed incarichi che rappresentano conflitti di interesse tra pubblico e privato. E’ questa l’anomalia che va superata. Anomalia che sarà acuita dalla riforma costituzionale e dal combinato disposto con l’Italicum.

Grazie all’Italicum il 70% della Camera dei deputati verrà nominata dai partiti politici e con il Senato delle autonomie il 100% dei consiglieri regionali verrà scelto dai partiti. Per il Movimento 5 Stelle il 4 dicembre è in gioco la sovranità del Parlamento e la sovranità popolare. Per questo siamo contrari alla riforma e il 4 dicembre voteremo no”.