“Il Senato dovrà essere rappresentativo delle istituzioni territoriali, però teniamo buona qualche nomina politica ché non si sa mai”. Questa, in pratica, la ratio dell’emendamento Rosato appena votato nell’Aula della Camera al ddl di riforma costituzionale.

Un emendamento al quale ci siamo opposti con forza perché significa reintrodurre il privilegio della nomina presidenziale e quindi squisitamente politica, dopo averlo eliminato solo pochi giorni fa durante la discussione in Commissione. In questo modo, viene vanificato tutto il lavoro parlamentare degli ultimi mesi. Ma forse è proprio questo l’obiettivo della maggioranza.

A votare l’emendamento anche i cinque deputati umbri del PD: “Ai miei colleghi Giulietti, Sereni, Verini, Bocci e Ascani vanno i miei più sinceri complimenti… chissà, magari una di quelle poltrone, per sette anni, potrebbe toccare a uno di loro”.

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