La grande sfida che ci attende è quella di sfamare una popolazione mondiale in costante crescita, con uno scenario meteorologico sempre più precario e instabile. Possibili soluzioni per nutrire il Pianeta in modo sostenibile risiedono nelle innovazioni delle tecnologie digitali e nelle Nuove Tecniche Genomiche (NBT) ma ciò deve essere il frutto di un confronto proficuo tra Stati, organizzazioni internazionali e progetti come quello della Food Coalition. Confido nella collaborazione internazionale per raggiungere linee strategiche di intervento in grado di rendere i sistemi produttivi agricoli sempre più sostenibili e resilienti. Non dobbiamo dimenticare, però, che la sostenibilità non è un concetto univoco legato all’ambiente ma deve essere anche economico e sociale, ossia creare reddito ed essere rispettosa dei diritti dei lavoratori. Un trattore fermo non inquina ma non produce cibo e ciò non può essere in linea con l’obiettivo Fame Zero che le Nazioni Unite si prefiggono di raggiungere e su cui si confronteranno a fine mese nel ‘Food System Summit’ di New York”.

Il Parlamento italiano sta già facendo la sua parte portando avanti politiche e normative che vedono il nostro Paese all’avanguardia nel mondo sotto il profilo della sostenibilità. Una linea che sta guidando l’operato dello stesso Ministro Patuanelli al Mipaaf.

I 20 ministri agricoli riuniti a Palazzo Vecchio riconoscono l’importanza della prosperità delle aree rurali e il ruolo dei piccoli agricoltori nel contribuire alla crescita sostenibile e la necessità di migliorare l’occupazione e le opportunità commerciali, nonché condizioni di vita e di lavoro dignitose per rendere l’agricoltura più attraente per donne e giovani. Nel comunicato finale del G20 i ministri si impegnano a promuovere la ricerca e l’innovazione per aumentare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari e per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici e arrestare e invertire la perdita di biodiversità e migliorare la resistenza di piante e animali a malattie, parassiti e stress abiotici.

Un passaggio della Carta di Firenze è dedicato alla pandemia da Covid-19, ma anche alle altre malattie infettive emergenti e alle zoonosi. Il G20 ribadisce l’importanza degli standard internazionali dell’Organizzazione mondiale della sanità animale e del Codex Alimentarius.

I Ministri promettono infine di “stare lontani” da misure restrittive ingiustificate che potrebbe portare a un’estrema volatilità dei prezzi alimentari nei mercati internazionali e minacciare la sicurezza alimentare e la nutrizione.