Siamo tornati ad Interrogare il Ministero della Difesa e quello dello Sviluppo economico, ma entrambe negano la competenza sul brevetto.

Sin dal 2005 nel nostro Paese sono stati avviati esperimenti finalizzati alla produzione di energia attraverso processi di fissione piezonucleare ma gli esiti di tali sperimentazioni, nonché il destino del brevetto per la produzione di neutroni mediante ultrasuoni e cavitazione di sostanze, restano un mistero. Il Ministero della Difesa dice che la competenza ricade sul Ministero dello Sviluppo Economico, ma il dicastero della Guidi, interrogato questa mattina, nega alcuna responsabilità e rimpalla alla stessa Difesa. O si vogliono scaricare le responsabilità su un progetto che ha scatenato più dubbi che certezze, oppure, ed è questa la cosa che mi preoccupa di più, nessuno conosce davvero il destino di questa sperimentazione.
E’ da oltre un anno sta tentando di fare chiarezza su questo spaccato della ricerca italiana.

E’ curioso leggere nella risposta del Ministero della difesa, risalente al marzo 2014, che la sperimentazione e lo sviluppo di attività per la fissione nucleare non rientrano tra propri i compiti istituzionali e poi scoprire oggi che questi compiti non rientrano neanche nelle competenze del Mise. Che fine ha fatto questo brevetto? Possibile che nessun ministero abbia tenuto le tracce delle eventuali sperimentazioni effettuate dopo il 2010, anno in cui il brevetto è stato concesso al Centro Nazionale per la Ricerca?

A termine dell’incontro con il Governo, ho fatto notare questo rimpallo al Sottosegretario De Vincenti che si è accorto dell’assurdo e si è impegnato a farmi avere ulteriori informazioni.