La situazione dei trasporti nella Regione Umbria, specie dei collegamenti tra le provincie umbre e le grandi città d’Italia, presenta numerose criticità che, di fatto, impediscono ai cittadini di muoversi con facilità in tutto il Paese utilizzando la linea ferroviaria. Considerata la situazione del trasporto su ferro in Umbria, è evidente che i cittadini umbri non potranno arrivare con facilità e celerità nei capoluoghi come Roma, Firenze e Milano, essendo sia Perugia che Terni scarsamente collegate alle grandi città da cui si snoda tutta l’alta velocità nazionale.

E’ questo il passaggio principale del piano alta velocità per l’Umbria presentato oggi (26 marzo) all’amministratore delegato di Trenitalia, l’ingegnere Vincenzo Soprano e al Direttore dell pianificazione Strategica Ernesto Sicilia. All’incontro, iniziato alle ore 15 a Roma, presso la sede dell’azienda del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha partecipato anche una rappresentanza del Coordinamento Comitati Pendolari Umbri.

Considerati gli investimenti che Trenitalia e lo stesso Governo hanno deciso di mettere in campo per agevolare gli spostamenti degli italiani durante i cinque mesi di Expo e magari, prevedendone anche per il “Giubileo straordinario”,  sarebbe auspicabile che anche la Regione Umbria non restasse fuori da questo potenziamento, augurandosi che funga da stimolo per un potenziamento permanente per una regione che rischia sempre di restare la cenerentola del Paese a causa della sua particolare posizione geografica.

Molte volte ho affrontato la questione dei pendolari, impegno che mi ha fatto conoscere il Coordinamento Comitati Pendolari Umbri, con il quale, su mia sollecitazione, ha studiato una soluzione possibile al problema del collegamento di Perugia con Roma, Firenze, Bologna e Milano, ipotizzando l’inserimento di un treno Frecci-Argento o in sottordine un Freccia-Bianca , la cui traccia oraria è stata resa compatibile con i treni del trasporto regionale umbro; una traccia oraria che in concreto si ripercuote con minimali scostamenti sui servizi regionali interferenti e che posti a tali livelli risultano accettabili e condivisi con l’utenza; una traccia che non influendo su altri servizi ferroviari consolidati, porterebbe un enorme vantaggio per le utenze dei bacini di Terni, Perugia, Spoleto, Assisi, Foligno, ma anche di Terontola ed Arezzo; utenze tutte che hanno manifestato l’auspicio di un servizio diretto e veloce, senza ulteriore interscambio, verso le grandi città italiane sopracitate.

Il progetto, realizzato sia con il Comitato che con i tecnici dell’RFI, che presenteremo al Ministero dei Trasporti e ai vertici di Trenitalia, prevede un treno con partenza da Roma alle 6.10 , fermandosi poi a Terni alle ore 7,05 , a Foligno per intersezione Frecciabianca Ancona-Roma alle 7,50, a Perugia alle 8,30, a Firenze alle 10,00, a Bologna alle 10,40 con arrivo a Milano alle 11,45. Lo stesso treno prevede la ripartenza da Milano alle 17.00, con arrivo a Bologna alle 18,20, a Firenze alle 19,00, a Perugia alle 20,33, a Foligno alle 21,18 per intersezione con il regionale Fabriano-Ancona e Spoleto, a Terni 21,53 con arrivo a Roma alle 22,35. In questo modo i vantaggi sono notevoli in quanto, avremo un alta velocità in Umbria senza infrastrutture particolari e senza interferire con le tratte dei pendolari, noi una soluzione tecnica l’abbiamo proposta, ora vedremo se sarà accolta.

Tra le richieste fatte, la previsione di ultimazione dei lavori di raddoppio della tratta Campello – Spoleto, informazioni sulla velocizzazione della Foligno – Terontola e sul raddoppio della tratta Terni – Spoleto. Chiesta inoltre la garanzia di una efficace gestione corrente di servizi tramite treni IC sulle linee della rete commerciale, fino all’attivazione di servizi sostitutivi in caso di soppressione dei treni o di fermata per motivi inderogabili, per evitare casi incresciosi come quanto accaduto per l’IC 581 a Orvieto. Sul tavolo di Trenitalia anche la richiesta di sviluppare un progetto orario che risponda in modo complessivo ai volumi di traffico di alcune tratte significative come Perugia – Roma per risolvere definitivamente il problema del sovraffollamento e superare il “conflitto gestionale” con  altre relazioni, in particolare Roma – Orte. A tal riguardo si è, anche, evidenziata la necessità di ripristinare un collegamento veloce al mattino, da Perugia a Roma, via Terontola, che serva il bacino di utenza delle stazioni di Chiusi e Orvieto. Proposta, infine, l’attivazione di una fermata dei treni Freccia Bianca ( 9581 e 9582) presso le stazioni di Fossato di Vico (Bacino Gubbio – Urbino) e Spoleto.

Questi sono temi centrali che vanno risolti in tempi rapidi a favore dei pendolari umbri, spesso penalizzati da un servizio di trasporto su ferro caratterizzato da elevate criticità e limitazioni.