L’Unione europea, in ragione della crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria, vuole riscrivere la strategia economica comune attraverso importanti linee finanziarie a carico del bilancio europeo. Tali fondi, saranno destinati prevalentemente all’attuazione dei Piani Nazionali di Rilancio che ogni Stato deve predisporre. Questo sarà costituito intorno a tre linee strategiche: la modernizzazione del Paese, la transizione ecologica, l’inclusione sociale e territoriale e la parità di genere.
Come Commissione Agricoltura, ci siano espressi in questa direzione puntando su alcuni temi che ci contraddistinguono, tra cui il rafforzamento di tutte le politiche di filiera, sia per aumentare la qualità, sia per combattere la volatilità dei prezzi; il sostegno all’innovazione tecnologica e infrastrutturale, e su questo punto siamo intervenuti anche più volte in Legge di Bilancio; premiare tutte le iniziative che vanno nella direzione della sostenibilità, anche per contrastare il cambiamento climatico, e stop al consumo di suolo. Oltre a ciò, maggiori strumenti di controllo per combattere il caporalato e promuovere l’inserimento dei giovani in agricoltura, al fine di favorire il ricambio generazionale. Non ci dobbiamo poi dimenticare che da tempo si parla della tracciabilità delle produzioni e, finalmente, l’Europa ha accolto l’idea che da sempre l’Italia ha portato avanti e sulla quale noi ci siamo sempre espressi a favore, ovvero le informazioni corrette al consumatore, recependo anche tutte quelle linee di indirizzo che sono nella strategia FarmtoFork. Le politiche nazionali dovranno quindi integrarsi con quelle comunitarie, attraverso un programma strategico di rilancio del #comparto agricolo ed agroalimentare in grado di coniugare sostenibilità economica, ambientale e sociale delle produzioni e garantire, al contempo, alle imprese un’adeguata redditività ed un rafforzamento del MadeinItaly rispetto al posizionamento nei mercati internazionali.