Ho partecipato volentieri all’incontro organizzato da Cna per fare il punto sulla situazione dell’Alto Tevere, e in particolare sul futuro completamento della E78, sul viadotto Puleto e sui temi relativi allo sviluppo del trasporto su rotaia.

Ho ricordato che grazie al Fondo Salva Imprese siamo riusciti a sbloccare il caso Astaldi in cui la ditta in questione, aggiudicatrice della gara per l’appalto della Quadrilatero Umbria-Marche nel momento di crisi ha iniziato a non pagare più le imprese minori a cui aveva affidato i sub-appalti, mettendole a loro volta in difficoltà: ciò rischiava di mandare sul lastrico 40 aziende e 2mila lavoratori del territorio umbro-marchigiano.

Per quanto riguarda la strada statale 73bis ‘di Bocca Trabaria’, in prossimità del valico tra Umbria e Marche, si sta completando la ricostruzione del corpo stradale e le attività di pavimentazione, montaggio della segnaletica e delle barriere laterali di sicurezza, per la riapertura totale di questo tratto di strada che tornerà a dare una boccata d’ossigeno alla viabilità per quanto riguarda i collegamenti turistici, commerciali e professionali fra le due regioni. Nel caso invece della E45, e in particolare del Puleto, il ministro Toninelli sta lavorando per risolvere le problematiche. Ricordiamo che il viadotto in questione lo scorso gennaio era stato chiuso al traffico pesante perché giudicato non sicuro dal tribunale di Arezzo, determinando in seguito la riaperta ai soli mezzi leggeri e poi, con l’autorizzazione del 10 luglio, anche ai mezzi con massa fino a 30 tonnellate. Ora dobbiamo attendere la conclusione dei lavori di messa in sicurezza da parte di Anas per l’adeguamento sismico e strutturale, del valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro: gli interventi riguardano, in particolare, il risanamento del calcestruzzo, il miglioramento sismico dell’opera, il rifacimento dei giunti, il rifacimento dei cordoli e l’ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza.

Tutto questo, al fine di garantire la percorribilità della tratta a tutti i mezzi pesanti e assicurare continuità a una parte della nostra regione che è di importanza strategica. Infine, in merito alla situazione della ex FCU, il 1 Luglio dal Consiglio dei ministri, il Governo ha stanziato il ripristino di 300 milioni di euro sul Fondo Nazionale Trasporti, risorse utili per sistemare anche la situazione attuale in cui versa la regione. Rfi sta lavorando per garantire maggiore efficienza e sicurezza all’infrastruttura rispettando i tempi fissati: gli interventi di manutenzione straordinaria effettuati finora rientrano nel piano di upgrading infrastrutturale e tecnologico per adeguare gli standard di sicurezza a quelli della rete nazionale e potenziare i servizi, a vantaggio dei pendolari e dei viaggiatori umbri.

Questo Governo punta molto sugli investimenti infrastrutturali, poiché essi devono tornare ad essere un volano in grado di far ripartire davvero l’economia umbra.