PIÙ OSSIGENO ALLE IMPRESE: ancora una volta è stato scongiurato l’obbligo di restituzione delle somme percepite dalle aziende in Abruzzo per il ristoro dei danni subiti con il sisma del 2009, che la Commissione europea ha giudicato aiuti di Stato. Ci saranno altri 6 mesi di tempo per affrontare la questione e trovare una soluzione definitiva per non danneggiare ulteriormente le nostre imprese.

RILANCIO DELL’ECONOMIA LOCALE: proroga della zona franca urbana e riapertura dei termini, per consentire la fruizione delle agevolazioni anche alle nuove aziende che avviano le loro attività imprenditoriali nelle aree colpite dal sisma. Non puntiamo solo alla tenuta sociale del tessuto imprenditoriale presente, ma anche al rilancio dell’economia locale.

MINORE PRESSIONE FISCALE SUI LAVORATORI: busta paga pesante a partire dal 1° gennaio; i lavoratori avrebbero dovuto restituire in 60 rate i contributi non versati e sospesi. Ebbene, non solo abbiamo prorogato di altri 6 mesi la decorrenza, ma abbiamo anche spalmato in 120 rate la restituzione, dimezzando così il peso del prelievo sulle prossime buste paga.

PIÙ FONDI PER L’EMERGENZA: abbiamo prorogato lo stato di emergenza e previsto ulteriori stanziamenti per la struttura commissariale e tutto il personale che lavora in essa e nei comuni a supporto delle pratiche per la ricostruzione, prorogando i comandi e i contratti fino a tutto il 2020.

ALTRE MISURE PER CITTADINI E AZIENDE:
– Le aziende aventi sede operativa nelle aree colpite dal sisma potranno usufruire dell’esenzione dalle imposte per le insegne e per l’occupazione del suolo pubblico.
– I fabbricati inagibili continueranno a non essere conteggiati nel reddito fino al 2020.
– È ulteriormente prorogata la sospensione delle cartelle esattoriali e le attività di riscossioni esattoriali.
– Contributo di 2 milioni di euro per i comuni nel cratere del terremoto del 2009 in Abruzzo.
– Accelerazione, fissando un termine di 30 giorni, per l’INPS nell’ambito della restituzione dei contributi versati da aziende che invece non dovevano essere versati, in quanto avrebbero dovuto fruire delle agevolazioni fiscali introdotte per le aree colpite dal sisma.
– Stanziamenti straordinari per il decennale del terremoto del 2009 a L’Aquila, per iniziative culturali nelle regioni colpite dal sisma del 2016 e nuove risorse per le Soprintendenze ai Beni Culturali per gestire la complessa ricostruzione del patrimonio culturale.

CONTENZIOSO UMBRIA TERREMOTO ’97: con il comma 593-ter, dopo 20 anno arriva la svolta per l’annosa questione di Giove di Valtopina. 20 anni di cause legali, preoccupazioni e frustrazioni degli abitanti di quel territorio costretti a pagare cifre ingenti, anche molto superiori a quelle preventivate, per riavere ristrutturate le proprie abitazioni distrutte dal sisma del 1997. Una vicenda di “mala gestio” e di poca chiarezza che aveva attirato l’interesse di alcune trasmissioni televisive.

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