Il Comune di Passignano, in una nota, ha fatto sapere che il progetto di recupero per il rilancio dell’area della ex Società Aeronautica Italiana di Passignano sul Trasimeno c’è anche se sembra essersi arenato da tempo, per questo ho recentemente presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, dietro sollecitazione dei sindaci della zona.

L’area in questione,  insiste su una delle zone di più importante pregio naturalistico, paesaggistico e turistico dell’Umbria e, dal 2006,  risulta essere di proprietà della Michelangelo Costruzioni spa: dal 2007 sull’area, secondo quanto comunicato dal Comune di Passignano, sono stati presentati 3 progetti, a cui hanno fatto seguito alcune problematiche nell’iter burocratico amministrativo, rallentando l’inizio dei lavori. Nel frattempo la Michelangelo Costruzioni ha eseguito tutta la bonifica dell’amianto nel 2009, su ordinanza del Comune di Passignano. Inoltre la Michelangelo Costruzioni, a seguito di un’ordinanza sempre ad opera del Comune di Passignano, ha intrapreso un percorso tecnico per portare a definizione il Piano di caratterizzazione che, secondo Arpa, avrebbe dovuto presentare l’analisi di rischio sanitario dell’Area ex SAI.

Nell’agosto di quest’anno, il Sistema ambiente Srl, per conto della Michelangelo, ha trasmesso l’analisi di rischio all’ufficio competente della Provincia di Perugia e ad Arpa in modo da consentire l’esame istruttorio in Conferenza dei servizi della Regione, per il completo esame e la possibile approvazione del documento scritto. Inoltre, il Comune di Passignano afferma di aver acquisito l’intera area demaniale del lungolago per dar seguito al progetto di riqualificazione della zona, inserito nel programma ITI 2014/2020 dell’Unione dei Comuni per un valore totale di 450mila euro, che si andrebbe ad aggiungere al secondo progetto lungolago per ulteriori 380mila euro.

L’auspicio, è che il governo segua la vicenda, affinché venga posto in essere quanto comunicato dal Comune di Passignano, sia per la tutela della salute dei cittadini, che per la riqualificazione di una delle zone turistiche più importanti dell’Umbria. 

In vista dello scioglimento delle Camere  questa potrebbe essere l’ultima chance su una vicenda per cui gli stessi sindaci del Trasimeno avevano chiesto un intervento parlamentare per risolvere le problematiche del Lago. Ma il M5S, su questa come su altre annose questioni riguardanti il Trasimeno, è già da tempo sul pezzo.