Siamo pronti a collaborare con le Istituzioni e mantenere alta l’attenzione per dare il prima possibile risposte alle comunità colpite dal sisma. La macchina degli aiuti è attiva e ringraziamo tutti coloro che si stanno prodigando, dalla protezione civile ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine regionali, da Federalberghi al volontariato, per affrontare la nuova e gravissima emergenza”.

E’ il messaggio ribadito dai parlamentari umbri del M5S presenti stamani, 4 novembre, alla riunione convocata alle ore 10 presso il Centro di Protezione civile regionale di Foligno.

La Regione Umbria – affermano i parlamentari umbri del M5S – ha condiviso una prima ricognizione delle necessità emerse dopo il terribile sisma di magnitudo 6.5 e le prime scelte adottate. Ad ora, in Umbria l’assistenza riguarda 5mila persone. I problemi maggiori riguardano le procedure di verifica degli edifici passate dopo le ultime scosse da 70mila a 200mila nelle tre regioni colpite, riguardano la viabilità e il ripristino dei servizi pubblici, in particolare quelli scolastici. Basti solo pensare che a Norcia gli studenti sfollati sono quasi triplicati e potranno riprendere le lezioni a turnazione dal 14 novembre presso moduli prefabbricati. E ancora, sempre dal punto di vista didattico, c’è da affrontare il problema degli studenti pendolari, iscritti nelle scuole di Comuni diversi da quello di residenza colpiti dal sisma, per i quali al problema sicurezza degli edifici si somma quello della viabilità seriamente compromessa in alcune zone. Il nuovo decreto approvato dal consiglio dei ministri con la formula ‘salvo intese’ significa che il testo si sta ancora limando nei dettagli. Auspichiamo come M5S che oltre all’ampliamento della platea dei comuni colpiti dal terremoto, alle norme per lo snellimento delle procedure di verifica e di ripristino legate a piccoli danneggiamenti, alle misure nell’ambito della scuola, patrimonio artistico e tessuto produttivo, il decreto affronti subito il problema delle infrastrutture in moda da velocizzare le opere di ripristino, sostenga in tempi rapidissimi il reddito di agricoltori ed allevatori che rappresentano il presidio del territorio, istituisca un fondo per il danno indiretto come già successo in passato in modo da garantire il reddito a commercianti, operatori del turismo, messi in ginocchio dal sisma”.