COMMERCIO (M5S): NOSTRO E’ UNICO TESTO CONTRO FAR WEST ORARI. TUTELARE ARTIGIANI ED IMPRESE FAMILIARI
“E’ successo pochissime volte nella storia della Repubblica che un testo arrivasse in aula per essere immediatamente cancellato”. Lo denuncia il Movimento 5 Stelle in relazione alla proposta del M5S che rivede la disciplina degli orari di apertura del commercio la domenica e nei festivi, demandando la materia alla potestà di Regioni ed enti locali.
“PD e PDL – appoggiando la deregulation del governo Monti hanno permesso le liberalizzazioni indiscriminate che, come è evidente a tutti, hanno “ucciso” i piccoli esercizi commerciali, desertificando di fatto i nostri centri storici; i consumi non sono aumentati perché i cittadini possono comprare cose sette giorni anziché sei e intanto la grande distribuzione, si tiene a galla comprimendo i diritti dei lavoratori e abbattendo così gli oneri delle aperture nei giorni di festa”.
“I cittadini si sono espressi contro le liberalizzazioni in un referendum datato 1995 e adesso c’è una proposta di legge di iniziativa popolare che ricalca in gran parte il nostro testo. Malgrado ciò i partiti rifiutano a prescindere di far passare una legge del Movimento, anche se di evidente buonsenso, mentre Confesercenti, Confartigianato e Confcommercio si sono dichiarati a favore della proposta e anche la regione Friuli ha approvato all’unanimità una mozione che andava nella stessa direzione”.
“I politici sono sordi alle richieste di cittadini ed imprenditori e continuano a proteggere gli interessi delle solite lobby invece che difendere gli artigiani e le imprese familiari tipiche dei nostri territori. E’ ora che gli imprenditori e gli esercenti italiani facciano sentire la propria voce”.