“La querelle della strada statale 3 bis “Tiberina”, meglio conosciuta come E45, va avanti da troppi anni, tra manifestazioni, polemiche e inchieste che non fanno altro che decretarne le condizioni disastrose: nonostante due anni di lavori (iniziati nel 2011) e 22 milioni di euro spesi, le condizioni del tratto sono inaccettabili! Oggi, a gran voce – e come se non se ne parlasse da decenni – il CIPE annuncia la volontà di trasformare la E45 in autostrada, aggiungendo la beffa a tutti i cittadini che ne usufruiscono ogni giorno, nelle sue precarie condizioni, di pagare anche il pedaggio. Ci domandiamo, visto l’impatto dell’opera sulla regione se la politica locale abbia “sentito” la cittadinanza”. Si legge in una nota dei deputati umbri del Movimento Cinque Stelle.

“A questo si aggiunge un’ulteriore considerazione: se proprio autostrada dev’essere, allora che gli incassi vengano gestiti, almeno per ciò che riguarda il tratto umbro non dai soliti “capitani coraggiosi” a scopo di lucro, ma dalla Regione, al fine di utilizzare il denaro solo per il mantenimento della sicurezza del tratto; poi – proseguono i parlamentari – non dobbiamo mai dimenticare che ogni opera porta con sé problematiche di impatto ambientale che, prima di ogni altra cosa, dovranno essere valutate”.

“Quello che lascia più stupiti – concludono – è che in questi giorni tutte le forze politiche promuovono a gran voce l’idea dell’autostrada E45 come se fosse una novità, ma dove era il partito unico l’anno scorso? E dov’era 10 anni fa?”